domenica 27 gennaio 2013

Sulla corda


Giovanni, maestro della gioventù - particolare
MiliziaMariana - 2/2013

giovedì 17 gennaio 2013

L'educazione sentimentale (I mostri di D.Risi)

La rivista Illustrati ha lanciato la selezione di marzo sul tema de I mostri.
Mentre lavoravo al sogno di Giovanni Bosco, una delle prove mi è sembrata adatta per raccontare l'episodio "L'educazione sentimentale" del film di Dino Risi I mostri.


Si vedono ma non si riconoscono, 
i mostri,
sfumati confondono la loro identità,
suggeriscono, 
ordinano,
dissimulano,
cambiano.
Disordine, disagio, distorto.
Io lo vedo,
e tu?



martedì 8 gennaio 2013

Studio per il sogno di Giovanni Bosco

In quel momento apparve un uomo venerando, in virile età, nobilmente vestito. Un manto bian­co gli copriva tutta la persona; ma la sua faccia era così luminosa, che io non potevo rimirarlo.

mercoledì 2 gennaio 2013

Studio per "Il soldato, la betulla e i tre falchi"

Questo è il risultato dello studio sulla fiaba russa "Il soldato, la betulla e i tre falchi" che ho realizzato durante il corso di illustrazione a cui ho partecipato a Sarmede, condotto da Javier Zabala, a inizio novembre 2012.

C’era una volta un soldato che stava tornando a casa dopo tanto tempo, e per la strada incontrò un diavolo.







“Fermo, soldato! – gli ordinò – Dove vai?”.
“A casa” rispose il soldato.

“E cosa ci vai a fare? Non hai né moglie, né figli. Vieni a lavorare con me, piuttosto! Vedrai, ti ricompenserò con generosità”.
“E in cosa consiste il lavoro?”.
“È una cosa facile facile: devo andare al di là del mare blu per le nozze di mia figlia, ma qui ho tre falchi. Guardameli fino al mio ritorno, e ti ricompenserò”.

 



Il soldato pensò: ‘Senza soldi la vita è dura. E seppure da un diavolo, almeno qualche cosa ci guadagnerò’ e così acconsentì.
Il diavolo lo condusse nel suo meraviglioso palazzo incastonato di pietre preziose, poi partì in fretta per andare al di là del mare blu.



Il soldato, curioso, non faceva che andare avanti e indietro per tutte quelle stanze piene di ori e velluti, ma alla fine si annoiò e scese in giardino. E lì, mentre passeggiava, una betulla gli parlò: “Soldato, ti prego, vai al villaggio e chiedi al parroco di consegnarti quello che ha sognato stanotte”.




Il soldato andò, il parroco prese un libro e glielo consegnò.
“Grazie soldato – gli disse poi la betulla del giardino – Ora leggi!”.
Iniziò così a leggere il libro.
Lesse per una notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, fino al petto.
Lesse una seconda notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, fino alla cintura.
Lesse una terza notte e, dalla betulla, uscì una meravigliosa fanciulla, completamente.
La ragazza lo baciò, e gli disse: “Sono la figlia di uno zar, mi ha rapita il diavolo e mi ha trasformata in betulla. I tre falchi sono i miei fratelli: volevano liberarmi, ma sono caduti in trappola anche loro!”.
Non appena la principessa ebbe pronunciato queste parole, arrivarono in volo i tre falchi, si gettarono sulla terra umida e ritornarono subito tre bei giovani.
Allora si prepararono e ritornarono nel loro regno accompagnati dal soldato. Lo zar e la zarina non stavano più in sé dalla felicità, ricompensarono il soldato e acconsentirono alla sua richiesta di nozze con loro figlia.
Così il soldato e la principessa si sposarono, e da allora vissero per sempre felici e contenti.
(Nel bosco della Baba Jaga - Luigi dal Cin - Franco Cosino Panini Editore)

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